Io ho fatto le stagioni in campagna, come un sacco di altra gente, mentre studiavo e anche dopo… le ho fatte per circa 13 anni👩🌾
Ogni volta che andavo a lavorare incontravo tanta gente profonda e intelligente che conosceva un sacco di roba molto utile, e io pensavo “ma perché perdo tempo a studiare, che poi tutte queste cose utili non me le insegna nessuno?”😯
poi tornavo all’università e mi gasavo tantissimo per tutte le cose nuove che imparavo e pensavo “ma non è possibile che queste cose non siano utili, cioè: sono troppo fighe per non essere utili!”🤩
E niente, alla fine ho scoperto che “utile o inutile” non è una divisione che funziona. Il mondo è fatto di un sacco di persone, e queste fanno attività diverse ma sono tutte legate in un sistema per cui le scelte di uno toccano anche l’altro
e bisogna per forza lavorare insieme, tipo i rematori di una barca, perché se si rema solo da un lato (qualunque lato) si gira in tondo, ed è una gran rottura di balle, girare in tondo… 🛶
ringrazierò sempre quel lavoro perché non mi sento chissà chi per aver studiato, e ringrazio l’università perché mi ha dato strumenti per capire alcune cose e un metodo concreto per integrare la storia dei libri al “mondo reale”💪💚
una roba bellissima, tipo i paesaggi della campagna 😆
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