Ieri a Montefalcone Appennino grazie alla Proloco e al Cicap Marche e a tutte le persone che sono venute ad ascoltare le storie della Sibilla e del “suo popolo” <3

Le sibille sono profetesse del politeismo greco, sono assimilate dal Cristianesimo e finiscono affrescate sui muri di chiese e palazzi nobiliari dal 400 in poi.
Poi c’è un’altra sibilla, la Sibilla dell’Appennino, che deriva da questa tradizione e prende una strada tutta sua.
Questa strada l’hanno segnata gli abitanti dei Sibillini, che nel corso dei secoli hanno tessuto racconti intrecciando la propria storia con quella della magica profetessa, dandole lunga vita e, allo stesso tempo, lasciando tracce del loro stesso vissuto, che fa parte della nostra storia.
Non ci sono misteri nascosti ma tracce di vita quotidiana coperte dalla polvere del tempo, è inseguendo quelle tracce, recuperando i diversi momenti della storia della Sibilla dell’Appennino, che si svela la storia del territorio.
Lo storico che studia la Sibilla dei Sibillini lavora per rimuovere la “polvere del tempo” e recuperare le fila della trama della storia.
Un gruppo di toscani ieri sera! sono molto contenta che ci fosse anche un gruppo di non marchigiani sabato sera a Casale Fabrizi. Raccontare le storie della Sibilla e delle Marche a persone che non conoscono la nostra tradizione è una grande sfida: risulteranno noiose? riuscirò a lasciare qualcosa? andranno via pensando che “ce la sonemo e ce la cantemo?”.
Domenica 29 maggio avremmo dovuto camminare per raggiungere un bel prato panoramico, ma alla fine la pioggia ci ha costretti a riorganizzarci all’interno. Poco male: racconti e piatti della tradizione stanno bene ovunque, per il paesaggio ci sarà una prossima occasione 😃
Le avventure di Guerrino detto il Meschino, una storia più significativa di quello che sembra
a questo link l’intervento a Radiolinea :-):