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Serrapetrona- Il bello della ricostruzione

Il bello della ricostruzione. L’arte salvata si mostra: un’ esposizione di cui magari non si è parlato sui telegiornali o nelle riviste d’arte famose, ma che affonda, e in più di un modo, le radici nei princìpi fondanti il famoso articolo 9.
Negli spazi della chiesa di Santa Maria di Piazza sono state sistemate 26 opere scelte tra quelle salvate dal terremoto a Serrapetrona. Si tratta di una situazione temporanea, perché la promessa è quella di ricollocare le opere ai propri posti, non appena sistemate le altre chiese. Pur essendo temporanea, però, la mostra non presenta nessuna delle criticità che alcuni evidenziano per le grandi mostre blockbuster: non ha reciso i legami col territorio, perché i dipinti sono rimasti lì, dove stavano; non ha impoverito l’area di Serrapetrona, perché chi vorrà vedere le opere potrà andare al paese, e magari bere un po’ della vernaccia che lì si produce, o mangiare le ciambelline al vino (che io amo tanto). In questo modo si genera un beneficio per la zona, perché nessun territorio riparte se la gente guarda i dipinti e basta, ma ogni piccolo centimetro del nostro Paese mostra la sua ricchezza, ed esplicita il suo valore se vive in rapporto continuo con le testimonianze, tutte, della sua storia…

Della mostra ho scritto qualcosa  QUI, su Classicult.it

Se la volete vedere, si può andare ogni domenica e festivo a Serrapetrona, dalle 15:00 alle 19:00, oppure ogni altro giorno su prenotazione al numero 0733 908321.

Qui sotto ho messo qualche dettaglio sui dipinti, che può essere interessante se si va a vedere la mostra, ma anche se ci si trova davanti ad altri dipinti simili in un altro museo

foto di Alberto Monti, Archivio fotografico-Arcidiocesi Camerino- San Severino Marche