Vergare e fate caprine. Un racconto sul saltarello.

Vergare e fate caprine.
un racconto sul saltarello fatto di note, passi e compagnia bella
 

di che si tratta

Una storia del saltarello raccontata con oggetti, musica, passi, canti, immagini e parole, per riscoprire una danza che non è soltanto un ricordo del passato ma può essere una parte viva della nostra vita anche oggi

può seguire piccolo corso di ballo e/o aperitivo/merenda/degustazione di prodotti tipici  
lo spettacolo è ricco di citazioni da diversi libri, è quindi possibile organizzarlo in una libreria

Il saltarello è una danza tradizionale marchigiana che abbiamo sentito nominare molte volte, ma nel nostro immaginario appartiene a qualche foto in bianco e nero o a sagre e fiere che ci trasportano in un mondo ormai scomparso.

Eppure una danza popolare può essere molto altro: non soltanto una visita momentanea a un’epoca che non c’è più, ma anche un elemento fondamentale nel quale riconoscere valori e i significati che anche oggi portiamo con noi e che ci servono per fare di una terra e di una comunità la nostra “casa”.

Del saltarello abbiamo sentito parlare spesso, lo danzano i gruppi folk e fa parte della nostra tradizione… ma cos’è la tradizione? E che valore può avere, oggi, una danza che facevano i nostri nonni e i nostri bisnonni?

Raccontando la storia del saltarello e della gente che lo ha portato fino a noi, troveremo insieme nuovi significati da associare a questa danza, nuovi modi di ascoltare la musica e gli strumenti tradizionali, nuovi occhi per guardare alla storia del territorio.

Perché raccontare la storia del saltarello?

perché il tessuto culturale è un patrimonio, un insieme di significati che rende unico un territorio e  tutto ciò che su quel territorio si produce. Prendersi cura della propria cultura significa  conoscerla e costruire nuovi significati, utili per noi; solo in questo modo si potrà beneficiare del valore che porta con sé.