Richard Hoggart è stato un sociologo inglese, nato a inizio 900 in un quartiere povero. Era orfano, e grazie a borse di studio era riuscito a raggiungere una buona posizione sociale e diventare un accademico.
Parla spesso dell’istruzione come presupposto per ralizzare una democrazia piena, e del rischio di una cultura imposta o “pre-formata” e divulgata ai cittadini, cosa che secondo lui non porterebbe alla piena democrazia.

E qui mi fermo, perché non lo conosco abbastanza. Si è occupato di musei, però, e credeva che anche questi avessero parte importante nell’educazione della gente. Di musei inglesi abbiamo parlato nel video che trovate alla fine del post.

In un suo discorso al British (1998) Hoggart parla di una bibliotecaria che espone fuori dalla biblioteca una bacheca con gli ultimi best sellers, e Hoggart dice “forse li ritiene di qualità perché sono best sellers e vuole rendere più veloce il processo per agevolare i suoi lettori”

ma ovviamente non è d’accordo con la cosa del best seller, e dice “avrebbe fatto meglio a mettere una bacheca con i libri più sfigati del mese, così avrebbe fatto un servizio migliore, favorendo un’esplorazione ragionata”
ecco, questo è un po’ quello che faccio io con i dipinti “sfigati”, perciò Hoggart meritava un omaggio da parte mia e comunque questa è una gran frase su cui discutere…

ecco il video in cui parliamo con Carolina Boldoni, antropologa culturale, di musei inglesi (col solito tono colorito che contraddistingue la mia comunicazione sui social 🙂