Da un po’ di anni cerco il modo più efficace di raccontare non soltanto la storia della sibilla, ma il modo in cui questa si intreccia alle vite delle persone, al territorio e al paesaggio in cui si è scelto di raccontarla.
Sono intrecci semplici ma complicatissimi da raccontare: ci vogliono oggetti da toccare, cose da mangiare e bere, suoni e canti da ascoltare, danze da guardare.
Ieri abbiamo unito la musica alle parole per la prima volta, che spero sarà la prima di una lunga serie, e per me è stato troppo emozionante, non dico come la chiusura di un cerchio, perché questo è un cerchio che non si chiude mai, ma sicuramenete è stato un bel passaggio di trama, per usare una metafora tessile 😜
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