Questo è lo sguardo da fare a chi ti parla di un artista e dice: “meraviglioso, capolavoro assoluto, genio anticipatore” (o sinonimi e similari)🧐
Lo sguardo dice che se c’è una cosa meravigliosa io devo capire di cosa mi devo meravigliare; se è un capolavoro devo sapere da cosa lo capisco e con quali criteri lo devo giudicare, e su quale gradino di quale scala di misurazione devo collocare il valore “assoluto” per dargli un senso🤔
“altrimenti mi stai a fa’ una supercazzola”, dice questo sguardo “e non mi sta bene che mi fai le supercazzole sulla storia, né tantomeno sulla storia dell’arte, perché se la storia dell’arte è cultura io la devo prendere, questa cultura, la devo poter usare, farne strumento, crescere”
Guardando una cosa perché “è bella” non si cresce, non si impara… ti può piacere, certo, ma pure a me mi piacciono le teiere, mica stanno nell’articolo 9 della Costituzione però! .
Questo sguardo avverte che, mettendo il passato e le sue testimonianze su un piedistallo, si crea un mito da venerare e si dimentica che il passato è complesso, incoerente, incasinato, pieno di piccoli momenti😯
Il passato è un grosso insieme di vite vere vissute, scelte fatte, decisioni prese, strade percorse; tutte legate a doppio, triplo filo a un luogo vero, reale, che non è mai un museo
Questa è la storia vera: niente templari, niente complotti, niente segreti, niente geni, niente capolavori, niente “assoluto”: una strada con mille ramificazioni percorsa da uomini come noi ma diversi da noi, che hanno lasciato tracce…possibile che non sia sufficiente per suscitare l’emozione di qualcuno? davvero ci dobbiamo inventà i geni? non è già una meraviglia? 🤩😍
La storia merita il rispetto che diamo agli altri ambiti di ricerca, dire “capolavoro assoluto” non è rispetto. .
Oppure ditemi perché no, che se mi sbaglio lo vorrei sapere 😅
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