A ottobre si semina, che sembra una cosa facile ma non lo è, perché se si semina male si raccoglie male, e poi è un casino😥
la semina prevede prima di tutto lo sbriciolamento del terreno, con l’erpice, che sarebbe quell’affare tutto dentato che il cavallo trascina su e giù per il campo nella foto qui sotto…
ci si mette una pietra sopra per farlo diventare pesante e sbriciolare la terra a fondo, e poi si fanno i solchi
all’inizio del solco si mette un sacco pieno si semi, e il contadino addetto alla semina calcola quanti passi deve fare per arrivare alla fine del solco, e ad ogni passo mette una manciata di semi
Tutto ciò per essere il più possibile certi di distribuire bene i semi e di avere un buon raccolto. Dopodiché c’è da pensare ai pennuti, che già durante la semina si precipitano a raccattare quello che possono😄
Ma non ci sono problemi, perché ancora una volta possiamo contare sui numerosi dettagli che i pittori fiamminghi non risparmiano mai. In fondo al campo coltivato infatti si vede bene uno spaventapasseri e tanti fili con legate delle piume, che si muovono col vento servono appunto a tenere lontani dal campo gli uccelli
Mai niente sarà più gustoso, però, delle impronte del seminatore sulla terra , che ti fanno capire quanto è stata lavorata e sbriciolata per essere sicuri che il seme vada in profondità💪
e comunque, tutto ciò si svolge sullo sfondo del Louvre, senza il palazzo delle Tuileries, che viene costruito un secolo più tardi.
Uno degli architetti che lavora al Louvre per Carlo V è l’architetto del Duca di Berry, che quindi non disdegna di farsi bello ancora una volta, anche se in maniera più velata.
Perché non è che i manoscritti miniati così lussuosi si fanno fare a caso 😉
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