libri selezionati da me personalmente tra quelli che consiglierei a voce a chi me lo chiedesse. non li ho messi in ordine cronologico.
sappiate che se li prendete da questi link mi arrivano due spicci ad ogni acquisto.
Ero molto combattuta sul fare questo elenco oppure no, ma ho deciso di farlo, primo perché ho dedicato un sacco di tempo a studiare il metodo di Chiara Frugoni, dato che era una parte importante della mia tesi triennale, e onestamente penso che fosse una bella persona. E poi perché tanto lo so che adesso che tutti ne parlano i libri li comprate in ogni caso, quindi tanto vale fare una guida che funziona e guadagnarci due spicci, dato che ci ho lavorato. Sentitevi molto liberi di andare a comprare i libri altrove se non vi pare corretta come operazione.
L’affare migliore di Enrico
Un percorso tra immagini e ricezione delle immagini: chi le guardava, cosa comprendeva di quel linguaggio e quindi qual è lo scopo di chi le ha pagate?
In questo caso si è pensato a lungo (e si pensa ancora) che la cappella Scrovegni a Padova fosse stata fatta dal figlio di Enrico Scrovegni come atto di espiazione per i peccati (usura) del padre. La lettura attenta di Frugoni ci dà un’altra interpretazione: Enrico Scrovegni utilizza i media per promuovere la sua figura, del genere “sarò pure un usuraio ma vedi che i soldi li uso bene per tutta la comunità”.
La Cappella degli Scrovegni di Giotto
Guida IT/ENG sulla Cappella, alla luce delle ricerche fatte da Frugoni. C’è pure il DVD
Sicuramente più fruibile di quello qui sopra che è ovviamente una ricerca con tutte le note, frasi latine, e cose accademiche del caso 🙂
Medioevo sul naso
Invenzioni tecnologiche che arrivano direttamente dal Medioevo, e non perché qualche genio le ha create, ma perché se ne era creata la necessità e quindi qualcuno ha deciso di investire energie per capire come risolvere un problema.
Una grande lezione sull’uso di testi e immagini in relazione tra loro, sulla distruzione dei tanti pregiudizi che abbiamo sul Medioevo (tipo sul fatto che fosse “arretrato”) e su come abitudini, bisogni e tecnologia vadano di pari passo nel creare cultura
La voce delle immagini
Il profondo rispetto che Frugoni aveva per chi legge i suoi libri e per chi dovrà “usare” i risultati delle ricerche si vede dalla prefazione di questo libro. è un libro pensato come serie di quelle che noi amiamo chiamare “pillole” ma che in realtà sono veri e propri squarci in un mondo lontano, aperti da una lettura dotta e sapiente delle immagini.
è pieno di note e robe latine, ma quelle le puoi saltare e leggere solo il testo (fidati, che non c’è roba inventata o “interpretata”) e hai un buon punto di partenza per capire il senso di molte delle immagini medievali che vedrai nei musei
Chiara d’Assisi, una solitudine abitata
Chiara, che viene sempre narrata come la fedele compagna di Francesco, come colei che è “di supporto” esce fuori invece come una personalità potente, di profonda spiritualità e di forti idee e intenzioni. Una personalità messa a tacere da una clausura imposta, ma comunque capace di lasciare una regola, femminile dall’inizio e non un’adattamento della regola maschile, come si usava fare.
Francesco e l’invenzione delle stimmate
Le varie biografie di Francesco d’Assisi raccontano ogni volta una storia diversa, le immagini, a volte, non concordano con la “legenda Maior” la biografia ufficiale
Un lavoro che rimbalza continuamente da testi, ufficiali e non , alle immagini, alla difficile situazione politica seguita al travolgente successo del movimento francescano subito dopo la morte di Francesco.
Non è una lettura leggerissima, anche qui è pieno di note e latinismi, ma se non ti fai prendere dall’ansia delle note si legge. Chiara Frugoni scriveva molto bene, ed era la prima a ripetere che chi non sa dire le cose in maniera semplice, quelle cose evidentemente non le ha capite.
Francesco. Un’altra storia
Nonostante la celebre versione che Giotto dà della vita di Francesco, esistono immagini diverse che fanno riferimento a biografie “non ufficiali” e che rappresentano una precisa volontà, una dichiarazione di intenti quasi, da una parte dei seguaci del fraticello
Questo si legge molto bene e prende in esame un solo manufatto, che è la tavola Bardi, dove le scene della vita del frate sono diverse da quelle di Assisi. secondo me per cominciare con la storia di Francesco può essere quello giusto.
Vita di un uomo: Francesco d’Assisi
La dimensione “umana ” di Francesco, che forse ci è nota da qualche conferenza di Alessandro Barbero (allievo di Frugoni in passato) e che qui esce fuori per raccontarci da un lato la cultura del suo tempo, alla quale lui senza dubbio apparteneva, dall’altro la lucidità di un pensiero che da quella cultura si distaccava, per tanti versi, con decisione
Questo si legge bene, però attenti a non fare di Francesco un mito all’inverso: il punto è proprio quello di evidenziare il fatto che era un uomo 🙂
Storia di Chiara e Francesco
Anche qui c’è la storia di due persone, due giovani che vivono nel loro tempo e hanno idee che vogliono cambiare qualcosa, di quel tempo.
Attraversando la storia di questi due giovani che avevano profonda stima l’uno dell’altra, si viaggia oltre i nostri pregiudizi sulla loro storia, attraverso il loro mondo, con i suoi limiti, le sue opportunità e i problemi da risolvere.
Vivere nel Medioevo
Nemmeno questo l’ho ancora letto ma è nella wishlist.
Ho sentito qualche presentazione e parla della vita quotidiana nel tardo Medioevo, una vita che viene come sempre studiata con un occhio ai testi e uno alle immagini.
Per noi potrebbero essere tante “curiosità” ma io ti pregherei di guardarle come la vita di persone che hanno fatto delle scelte basandosi su principi che non sempre erano uguali ai nostri, non per arretratezza ma perché la cultura è in movimento continuo e la tecnologia non la guida, ma ne è parte e conseguenza.
Donne Medievali
Non l’ho letto ma è già nella wishlist.
Perché siamo molto abituat3 a sentir parlare Barbero delle donne nel medioevo ma sicuramente una storica, donna, con attenzione alle immagini, e quindi alla storia “non ufficiale” può darci un contributo super importante.
C’è un saggio che lei ha scritto non ricordo più in che anno, che si chiama “la donna nelle immagini, la donna immaginata” e il titolo parla da solo, in questo caso.
La storia della libellula coraggiosa
Questo non è un libro di storia, ma un racconto che Chiara Frugoni ha scritto per preparare, in maniera atea ma affettuosissima, i nipoti alla scomparsa dei nonni o alla perdita di una persona cara.
è una lettura che viene indicata per bambini di 5 anni, ma secondo me va bene per tutte le età, per ragionare in modo diverso sulla questione della morte.