Dall’inizio del 400 si comincia a ficcare il naso nelle cose antiche, perciò gli intellettuali del tempo si convincono che stanno facendo “rinascere” il passato. 👃

Ovviamente non era vero, perché la storia è fatta di vite e la vita è sempre imprevedibile in mille modi, dunque non si ripete mai, nemmeno se ci provi

comunque, in ogni città l’interesse per l’antico è diverso, e a Padova regna la famiglia dei Carraresi, che sono grandi collezionisti. .

La città diventa un importante centro di collezionismo e raccolta di antichità, che artisti e intellettuali vedono ovunque. Queste cose in qualche modo formano il loro “database figurativo”

a Padova c’è pure l’università, che generalmente è un bene, perciò circolano studiosi, collezionisti, personaggi di grossa cultura, mente aperta e laica.💪

qui c’è la bottega di Francesco Squarcione, un pittore che, come molti, non sa che per passare alla storia deve rispettare il gusto di storici dell’arte dell’ottocento, quindi, anche se sta bene attento al modo di rappresentare la tridimensionalità e la figura che si muove nello spazio, continua serenamente a inserire decorazioni nei suoi dipinti .

fiori, frutta, pezzi di portali antichi, tappeti e gioielli fanno bella mostra nei suoi dipinti e in quelli dei suoi allievi, tra i quali troviamo Carlo Crivelli, che adesso sta conoscendo una nuova fama, non proprio da rockstar ma magari da Gruppo spalla

Carlo crivelli e suo fratello Vittore lavorano molto nelle Marche, ma ho dovuto mettere sto dipinto che è conservato a New York perché mi piace troppo la mosca 😅