questo è un libro che leggo e rileggo. L’ho rubato a un amico e l’avevo perso nella lunga epopea della libreria da montare 😬
Zaira è la mia città preferita, ogni volta che rileggo il libro, resta sempre la mia città preferita
ovviamente io ci vedo tutto un discorso che magari Calvino non intendeva minimamente metterci 🤔
quel pezzo lì che dice “di quest’onda che rifluisce dai ricordi la città si imbeve come una spugna e si dilata”. Ecco, io vedo tutto così, tutti i luoghi e tutti gli oggetti, i muri… dipinti compresi ovviamente
un mondo pesantissimo, come una gigantesca spugna piena d’acqua, ma molto interessante 😅
e insomma, evidentemente non sono sola, perché ho trovato il mio brano preferito scritto su un muro intorno a quella che sembra proprio una sibilla
dunque, da qualche parte là fuori c’è un mio simile! 😃
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