La leggenda delle fate a Pretare per me è un’appuntamento fisso, vedere sul palco le fate, la sibilla, Guerrin Meschino e una comunità che si riconosce in quelle storie dà senso a tutto il mio lavoro. Stavolta ho dovuto aspettare ben 5 anni, perché laddove non ha potuto il maledetto terremoto (che non ha fermato i pretaresi dal mettere in scena la leggenda più bella del mondo) ha potuto il covid. Ma riecco qui i ragazzi e le ragazze di Pretare sul palco a parlare in ascolano, a impersonare fieramente i pastori dai quali in qualche modo discendono, e a ricordare a tutti che la sibilla, le fate e le comunità esistono davvero, finché qualcuno ne racconta la storia
Sibilla al salto
Ieri siamo stati al Salto, officina agriculturale! quale luogo migliore per raccontare le storie della Sibilla e delle persone che ce l’hanno raccontata, che poi sono le stesse persone che col loro lavoro hanno dato forma al nostro paesaggio, valori alla nostra cultura e, insomma, sostanza ai nostri racconti 🙂
Stavolta racconto e musica con Marco Meo e Claudio Bargoni ^^
Sibillini Summer School
Ieri ho raccontato le storie della Sibilla Appenninica e della gente che l’ha custodita alla Sibillini Summer School, una realtà di conoscenza e propositività pensata per i giovani e per la montagna.
Insieme a me Cristian Latini all’organetto e Marco Meo a voce e tamburello, due suonatori bravissimi che hanno arricchito il racconto di musica, parole e informazioni 💚
qualche foto qui sotto
Sibilla knit!
Sabato sera ho raccontato storie della Sibilla e del suo Popolo a Montefortino, con la sempre preziosa collaborazione di Distilleria Varnelli . Nel corso di due giornate, un gruppetto di persone venute da lontano ha conosciuto il territorio, il paesaggio, la cultura e le produzioni locali dei Sibillini 😍. Due giornate fichissime organizzate da Fattoria La Rocca – Il piccolo museo della lana 💚
Che bello quando si riesce a fare rete.
Didascalie diverse per la stessa opera
Perché la storia?
Ottobre medievale
A ottobre si semina, che sembra una cosa facile ma non lo è, perché se si semina male si raccoglie male, e poi è un casino😥
la semina prevede prima di tutto lo sbriciolamento del terreno, con l’erpice, che sarebbe quell’affare tutto dentato che il cavallo trascina su e giù per il campo nella foto qui sotto…