Tanti anni fa ho raccontato di trattati di architettura ad UNA SOLA PERSONA😅. .
l’unico spettatore che si era presentato, e che mi ha ascoltato per un’ora e mezza, ignaro del fatto che gli altri intervenuti fossero organizzatori e amici chiamati appositamente per fare mucchio 😁.
Storie della sibilla e dei Sibillini
Le storie della sibilla tessute sul territorio e accompagnate dalla degustazione dei prodotti Varnelli
Sibilla dell’Appennino. Tradizione, storia, patrimonio
La storia della Sibilla si inteccia da secoli con quella dell’Appennino Umbro-Marchigiano creando un legame così forte da diventare identitario e dare a questi monti il nome di Sibillini.
Numerose sono le testimonianze sibilline che affiorano sul territorio: leggende, dipinti, feste, pergamene…
In questa “Notte della Sibilla”, a Genga, seguiremo le tracce che queste testimonianze ci mostrano e arriveremo a fare luce sui diversi volti della Sibilla dell’Appennino.
Le sibille eleganti di Nicola Amatore
A Visso, una delle città più colpite dai recenti terremoti, è legata una serie di dipinti che raffigurano dodici sibille; dodici dipinti scarsamente considerati dagli studiosi ma molto amati dagli abitanti della città. Questi dipinti sono stati trascurati dagli studiosi perché considerati di scarso valore artistico, osservarli nel dettaglio ci permetterà di raccontare una storia che parla di moda, di Europa, di commerci, di profezie e, in ultimo, di un legame tra le città di Visso e Genga.
Al termine di questa storia avremo gettato uno sguardo sul fertile patrimonio culturale dei sibillini e potremo riflettere sull’importanza di mantenere questo patrimonio sul territorio che l’ha generato.
Le Sibille di Nicola Amatore a Visso
Nel Palazzo dei governatori di Visso è conservata una serie di dodici dipinti che raffigurano le dodici sibille della tradizione rinascimentale. Si tratta di uno dei primi lavori di Nicola Amatore, pittore poco noto, che poco ha destato l’interesse degli storici dell’arte per via della scarsa qualità pittorica. Il soggetto, poi, è sembrato fino ad ora scontato per via del forte legame del territorio con la figura della sibilla.