la strega sovverte l’ordine delle cose, cavalca al contrario una capra, simbolo di lussuria e immagine del diavolo.
La tiene per le corna, dominandola e quindi non rispettando il ruolo di sottomissione che la società le impone, e vola verso la grandine che lei stessa, come tutti sanno, ha creato per distruggere il raccolto della brava gente
è anziana, e non può più adempiere al suo compito principale, assegnatole da Dio: quello di fare figli, ed è perciò sempre sospettata di rubare quelli altrui per offrirli al diavolo
i suoi capelli sono sciolti, e si sa che nei capelli risiede tutto il vizio e la seduzione della donna, nel “Malleus Maleficarum” c’è scritto che è lì che lei tiene i suoi incantesimi
tra le gambe la strega tiene un fuso, mimando un gesto erotico e scegliendo di farlo con l’oggetto che simboleggia la sua attività di brava donna di casa
Nel 1500 Durer rinnova l’iconografia e rappresenta la sua strega come un’inqietante donna anziana, che non ha pudore del suo corpo e se ne frega di chi la guarda.
Ormai ci sono presupposti legali, testi e immagini che definiscono la strega, e chi fa immagini si attrezza per rappresentarli.
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