Sagra dell’acquacotta ❤️ .
Se cerchi acquacotta su Google leggi che è un piatto originario della Maremma, ma è un piatto anche marchigiano, perché la cultura non ne sa niente dei confini amministrativi…
Acquacotta

Sagra dell’acquacotta ❤️ .
Se cerchi acquacotta su Google leggi che è un piatto originario della Maremma, ma è un piatto anche marchigiano, perché la cultura non ne sa niente dei confini amministrativi…
Il mappamondo di Fermo: ci sono l’equatore, la rosa dei venti…ma non ci si può studiare. Infatti non c’è l’Australia
Su questo biroccio c’è scritto “io lo dico chiaro che di presta[r]lo sono avaro. apiro1938”.
Il biroccio è il carro di legno utilizzato dai contadini marchigiani e loro orgoglio ?
Un’altra Madonna di Loreto messa a protezione di una casa colonica nelle campagne marchigiane.
La storia della Sibilla si inteccia da secoli con quella dell’Appennino Umbro-Marchigiano creando un legame così forte da diventare identitario e dare a questi monti il nome di Sibillini.
Numerose sono le testimonianze sibilline che affiorano sul territorio: leggende, dipinti, feste, pergamene…
In questa “Notte della Sibilla”, a Genga, seguiremo le tracce che queste testimonianze ci mostrano e arriveremo a fare luce sui diversi volti della Sibilla dell’Appennino.
Molto spesso chi studia certe materie dà per scontate alcune cose che invece non sono affatto scontate per qualcun’altro (un esempio è quando faccio qualche battuta stupida da secchiona e non ride nessuno…)
Perciò ho provato a fare questo giochino di riscrivere il cartello davanti a Santa Maria a pié di Chienti, che è uno dei miei luoghi preferiti nelle Marche e forse è troppo poco conosciuto
Mi piacciono molto le case coloniche, le guardo sempre attentamente e cerco di immaginare l’aspetto che avevano quando erano abitate e curate, oppure le cose che faceva la famiglia che le abitava… anche chi non ha questa “passione” forse avrà notato che spesso queste case hanno, su una delle facciate, una piccola nicchia riservata a un’icona della Madonna. A volte nella nicchia si trova la statuetta dell’Immacolata Concezione (quella della visione di Bernadette, per capirci) molto spesso, soprattutto nelle Marche, è frequente vedere immagini della Madonna di Loreto.
Le immagini della Madonna di Loreto non sono però tutte uguali, il che è una particolarità interessante, perché attraverso la forma si dovrebbe riconoscere il personaggio (pensiamo per esempio a Babbo Natale: quando vediamo la sua immagine lo riconosciamo subito…) ma come si fa a riconoscere un personaggio ritratto da una forma che cambia sempre?
Nel Palazzo dei governatori di Visso è conservata una serie di dodici dipinti che raffigurano le dodici sibille della tradizione rinascimentale. Si tratta di uno dei primi lavori di Nicola Amatore, pittore poco noto, che poco ha destato l’interesse degli storici dell’arte per via della scarsa qualità pittorica. Il soggetto, poi, è sembrato fino ad ora scontato per via del forte legame del territorio con la figura della sibilla.