Ambrogio Lorenzetti per un po’ è stato anche lui un pittore sfigato, nel senso che a Siena, la sua città, la gente lo calcolava poco
infatti Ambrogio cercava di dipingere il mondo come appare, e si avvicina al famosissimo naturalismo di Giotto che per noi è il genio assoluto della pittura medievale
![](https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/e/e8/Ambrogio_Lorenzetti_002.jpg/1280px-Ambrogio_Lorenzetti_002.jpg)
e invece, guarda un po’, ai senesi non piaceva. Loro preferivano il gotico elegantone di Simone Martini, l’oro, le forme flessuose, quella roba lì
quindi Ambrogio non riesce ad avere committenze pubbliche a Siena fino al 1336, quando Simone Martini se ne va ad Avignone a fare soldi con i Papi.
Committenze pubbliche è un grande affare per un pittore del 300, che non viveva propriamente di lussi e agiatezze.
La prima che Ambrogio riceve è la famosa Allegoria del buono e cattivo Governo, dove un sacco di simboli e personificazioni spiegano ai governatori di siena come si devono comportare per governare bene
![](https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/2/2b/Ambrogio_Lorenzetti_011.jpg/1280px-Ambrogio_Lorenzetti_011.jpg)
si tratta di uno dei primi paesaggi mai dipinti in maniera così descrittiva. Infatti si vede il famoso maiale da cinta senese, che ancora oggi è una di quelle cose con cui i senesi promuovono il loro territorio (quando si dice che con la cultura non si mangia, eh? 😏) .
![La Cinta Senese Dop svelata: ecco perchè è unica - InformaCibo](https://www.informacibo.it/wp-content/uploads/2018/03/Cinta-senese-particolare-degli-Effetti-del-Buongoverno-in-campagna-di-Ambrogio-Lorenzetti.jpg)
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