#ASCOLTALARTE - IMMAGINI IMMAGINI IN MOSTRA Pinacoteca Comunale di Sarnano

Ultima Cena

Nel dipinto di De Magistris, c’è una persona che dorme sul petto di Cristo: è Giovanni o Maria Maddalena, che dimostra così di essere la vera moglie segreta di Cristo?

Certo che no! Giovanni sta esprimendo il proprio dolore per l’affermazione di Cristo, ma allo stesso tempo deve stare “adagiato” accanto a Lui, perché così è scritto nel Nuovo Testamento.

“uno dei discepoli, quello che Gesù amava, stava adagiato accanto a lui,” (GV 13, 21-27).

Simone de Magistris, Ultima Cena, Sarnano, Pinacoteca Comunale (foto di Donatella Graciotti)

 

 

Giovanni è “adagiato” perché l’episodio dell’ultima cena è da collocare in un periodo in cui si mangiava sdraiati, non seduti; perciò il tuo vicino di tavola aveva la testa accanto al tuo petto. Giovanni, poi, si avvicina a Gesù per chiedere chi è l’apostolo traditore, quindi si appoggia sul suo petto per ascoltare la risposta.

Ultima Cena, Mosaico (VI secolo), Ravenna, Sant’Apollinare Nuovo.

E il vicino di tavola di Gesù era Giovanni, che era il suo prediletto. Giovanni, poi, è rappresentato come un adolescente, perché è il più giovane degli apostoli. Un adolescente che viene spesso scambiato per una donna, dando origine a fantasiose interpretazioni che niente hanno a che fare con l’iconologia e molto con la creatività 😀

Il resto degli apostoli segue la tradizione iniziata da Leonardo da Vinci, ed esprime la propria reazione all’annuncio di Gesù attraverso i gesti.

In basso a sinistra c’è un mendicante, simbolo di carità e figura che ci fa riflettere sulla storia di questo dipinto. Il mendicante, infatti, sembra tagliato, quindi probabilmente il dipinto era in origine più grande di come lo vediamo oggi, ed è stato tagliato.

Se volete guardare da vicino quello che c’è nei piatti, bisogna aspettare giugno, quando queste opere, con altre che sono state portate in mostra in giro per l’Italia, torneranno nella propria città.

A giugno, infatti, potrete vedere la Pinacoteca Comunale di Sarnano nella sua interezza, mentre dal 22 aprile si potrà vedere una parte del museo, riaperta dopo il terremoto.

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