Ieri, al ristorante Guerrin Mescino di Montemonaco, con un interessatissimo gruppo di ascoltatori, abbiamo tessuto la trama del racconto magico della Sibilla Appenninica. Pensavo che saremmo andati avanti per un’oretta e invece…
l’olio e la cultura
volontariato e cultura
Goya e le parche
Goya all’inizio dell’800 viveva in una casa che viene chiamata Quinta del sordo (cioè casa del sordo) perché lui era sordo, e anche il tizio che ci abitava prima di lui pare lo fosse
comunque, sui muri di quella casa, Goya ha dipinto un sacco di roba con colori scuri e soggetti inquietanti, così sono stati nominati “pitture nere” dagli storici dell’arte
sempre gli storici dell’arte hanno dato un titolo a ciascuna opera, perché la mancanza del titolo è una cosa che non si può tollerare
Marzo. L’aratro
Due cose su Chiara Frugoni
Oggi è venuta a mancare Chiara Frugoni, così ho fatto delle storie su Instagram e qualche recensione per dare una mano alle persone che mi seguono sui social e che magari vogliono orientarsi tra il suo lavoro e leggere qualche suo libro.
Prima di iniziare con questa operazione, ero, in realtà, un po’ titubante, perché mi scoccia questa abitudine per cui si parla sempre della gente quando viene a mancare, e magari mentre è in vita i contenuti sui social col suo lavoro non li facciamo mai. Però alla fine ho pensato che io, di Frugoni, parlo spesso: l’ho studiata molto per la tesi triennale, ho imparato molto dal suo lavoro e, soprattutto, tengo sempre bene in mente, per il lavoro di comunicazione che faccio, le parole che usa nella prefazione a “La voce delle immagini“.
legame tra arte e soldi
Nelle foto qui sotto sto parlando del valore dei piccoli musei marchigiani per il territorio (il video intero è a questo link)
Ma le ho “reinterpretate”, per raccontare un po’ quanto forte sia il legame tra “l’arte” e i soldi, che sembrano due cose che non possono stare insieme altrimenti è un sacrilegio!
Il senso delle provocazioni
Raffaello è etnico: scandalo?
Eppure vi assicuro che ci sono persone che non lo conoscono e che lo metterebbero tra le cose esotiche, se dovessero venire a raccogliere oggetti della nostra civiltà
però in questi giorni ho molto riflettuto, perché per me è ovvio che in questo blog e soprattutto sui social faccio molte provocazioni, ma forse non è ovvio per tutti, e siccome mi dedicate un po’ del vostro tempo, mi pare giusto spiegare
Le cose meno conosciute
Richard Hoggart è stato un sociologo inglese, nato a inizio 900 in un quartiere povero. Era orfano, e grazie a borse di studio era riuscito a raggiungere una buona posizione sociale e diventare un accademico.
Parla spesso dell’istruzione come presupposto per ralizzare una democrazia piena, e del rischio di una cultura imposta o “pre-formata” e divulgata ai cittadini, cosa che secondo lui non porterebbe alla piena democrazia.