La tradizione vuole che San Francesco d’Assisi sia intervenuto, a Sarnano, in una disputa tra gli abitanti. Questi stavano giusto scegliendo uno stemma per la città e non riuscivano a mettersi d’accordo. Ovviamente il santo ha fatto la sua parte, e…
… battendo il cordone che porta in vita su un foglio, ha creato l’immagine del serafino. Lo stesso serafino che oggi vediamo sullo stemma comunale.
Questo episodio si vede nel dipinto che, da Pasqua, sarà visibile nuovamente nella Pinacoteca Comunale della città.
il comune celebra questo avvenimento commissionando il dipinto di cui parliamo, che va a finire nell’altare comunale presso la chiesa di San Francesco
La comunità di Sarnano, in quel periodo, donava tre fiorini “di moneta di marca” ogni anno per la tonaca del padre guardiano dei conventuali e ogni settimana provvede a fornire due pani per il vitto dei frati.
Nel racconto ci sono molti elementi che parlano del territorio:
La presenza francescana era forte già nel XIV secolo sui Sibillini: i predicatori dell’Osservanza camminavano per le città portando la voce del Papa e mettendo pace tra i paesi, che spesso erano in lotta tra loro.
Questo si può facilmente vedere anche oggi: oltre alle numerose chiese e conventi dedicati a santi francescani, nei piccoli musei civici e diocesani troviamo un sacco di opere in cui sono presenti francescani e temi tipici della loro preghiera (ad esempio la venerazione particolare per l’Immacolata Concezione).
Una statua di Giacomo della Marca, forse uno dei più conosciuti predicatori dell’Osservanza, si trova ancora nei giardini in Piazza della Libertà.
Il serafino, poi, è l’elemento distintivo di San Francesco, perché sul monte della Verna, al momento di ricevere le stimmate, Francesco vide proprio un serafino.
Un dipinto rappresentativo, della realtà vissuta dal comune di Sarnano. che a Sarnano è possibile, finalmente, rivedere. Infatti il dipinto sarà di nuovo in mostra, da Pasqua, alla Pinacoteca Comunale di Sarnano, riaperta finalmente dopo il terremoto.
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